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capoluogo (n.m.)
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capoluogo (n.m.)
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⇨ Capoluogo (Sasso Marconi) • Capoluogo di contea • Lista di santi patroni cattolici delle città capoluogo di provincia italiane
capoluogo (s.)
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Il capoluogo è la città sede di organi amministrativi locali.
Indice |
In Italia il termine capoluogo viene usualmente utilizzato per designare i centri urbani sede di regione o di provincia o di comune. Nel linguaggio amministrativo e statistico indica anche il centro abitato nel quale ha sede l'amministrazione di un Comune comprendente più frazioni. Per quel che concerne i comuni e le province, nella maggioranza dei casi, ma non sempre, il nome del capoluogo della circoscrizione amministrativa coincide con quello dell'istituzione stessa.
Nel capoluogo di regione hanno sede consiglio e giunta della regione stessa. Alcune articolazioni della pubblica amministrazione centrale e alcune pubbliche amministrazioni periferiche, inoltre, hanno suddivisioni regionali aventi sede nei capoluoghi di regione.
Tutte le regioni italiane hanno un solo capoluogo. Il capoluogo di regione è ubicato nella città di maggiori dimensioni per 18 regioni su 20: fanno eccezione l'Abruzzo, il cui capoluogo è L'Aquila, mentre la città più popolosa è Pescara, e la Calabria, con capoluogo Catanzaro mentre la città più popolosa è Reggio Calabria. In alcuni casi determinate funzioni sono attribuite a una pluralità di centri (nel Trentino-Alto Adige il Consiglio Regionale si riunisce per metà legislatura a Trento e per il restante periodo a Bolzano, in Friuli-Venezia Giulia alcune funzioni sono decentrate a Udine, in Abruzzo il Consiglio Regionale e la Giunta si riuniscono anche a Pescara, che ospita metà degli Assessorati regionali, in Calabria il Consiglio Regionale ha sede a Reggio Calabria).
I capoluoghi di regione italiani, ad esclusione di Aosta (la Regione autonoma Valle d'Aosta / Région autonome Vallée d'Aoste non è, infatti, suddivisa in province), sono tutti contemporaneamente capoluoghi di provincia.
Nel capoluogo di provincia ha sede l'amministrazione provinciale. Numerosi segmenti della pubblica amministrazione hanno suddivisioni territoriali a carattere provinciale, aventi sede nei capoluoghi di provincia. Alcuni tribunali amministrativi regionali hanno sezioni staccate in alcuni capoluoghi di provincia.
I capoluoghi di provincia italiani, a differenza dei capoluoghi di dipartimento in Francia, danno normalmente la denominazione all'ente provinciale (con l'eccezione della provincia di Massa-Carrara, di quella di Forlì-Cesena, di quella del Verbano-Cusio-Ossola, di quella dell'Ogliastra, di quella del Medio Campidano e di Monza e Brianza) e hanno solitamente sede nei centri maggiori del territorio amministrato, con le seguenti quattro eccezioni: la provincia di Imperia, nella quale la città più popolosa è Sanremo, la provincia di Trapani, nella quale la città più popolata è Marsala, la provincia di Varese, nella quale la città più popolata è Busto Arsizio e la provincia di Caltanissetta, nella quale la città più popolata è Gela.
In alcuni casi la provincia può avere un doppio o triplo capoluogo (Pesaro-Urbino, Olbia-Tempio, Carbonia-Iglesias e Barletta-Andria-Trani nonché Ogliastra, con capoluoghi Lanusei e Tortolì, e Medio Campidano, con capoluoghi Villacidro e Sanluri) mentre in altri casi ha semplicemente il nome di più città, pur avendo un unico capoluogo (Massa-Carrara, con capoluogo Massa, e Forlì-Cesena, con capoluogo Forlì). A fronte di 110 ambiti provinciali in Italia, le città capoluogo di provincia sono dunque 117.
Tutti i capoluoghi di provincia italiani sono anche capoluogo di comune. La legge sulle autonomie locali prevede che ai comuni capoluogo di provincia anche di minore dimensione spetti sempre il numero di consiglieri comunali previsto per i comuni che superano i centomila abitanti (40 consiglieri, oltre il sindaco) e che tali comuni possano dotarsi del numero minimo e massimo di assessori in giunta previsto per tali comuni.
La lista seguente riporta l'elenco di tutti i 117 capoluoghi di regione e di provincia italiani ordinati per popolazione.
Si parla di capoluogo di comune quando un comune è composto da più di una località. In questo caso, solitamente, il comune assume la denominazione del solo capoluogo, sede della civica amministrazione, mentre gli altri centri abitati sono detti, a seconda del livello di autonomia amministrativa, borgate o frazioni. Spesso comunque il comune prende il nome da più frazioni (es. Veduggio con Colzano), da una frazione del comune stesso che non ne è il capoluogo (es. Cosio Valtellino), o semplicemente un nome geografico che non ha alcun collegamento con i singoli centri in essi siti (es. Sambuca Pistoiese, Monte Argentario). Abbastanza frequenti sono stati in Italia i casi, nel XX secolo, di frazioni che si sono distaccate dal comune-capoluogo, diventando comune autonomo.
In Svizzera il termine capoluogo (in tedesco Hauptort, in francese chef-lieu) viene utilizzato per designare i centri urbani sede di Cantone (più propriamente definiti capitali) e di Distretto.
In Francia il termine capoluogo (in francese chef-lieu) viene utilizzato per designare i centri urbani sede di regione (ufficialmente préfecture de région), di dipartimento (detti anche préfectures), di arrondissement (detti anche sous-préfectures), di cantone, e di comune. Gli arrondissement, i cantoni ed i comuni assumono normalmente la denominazione del centro capoluogo mentre le regioni e i dipartimenti hanno tradizionalmente una denominazione geografica.
In diversi altri paesi i centri sede di istituzioni amministrative, anche minori, assumono la denominazione di capitali (ad es. in Spagna si usa capital per le regioni e le province) o altre denominazioni specifiche.
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