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⇨ definición de Console_(storia_medievale) (Wikipedia)
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I consoli erano magistrati, così denominati secondo l'antico uso romano, che affiancavano i Consigli (detti Arenghi, Parlamenti, Assemblee, Senati, ecc. a seconda dei luoghi) nelle amministrazioni dei Comuni nell'Italia medievale. Il governo del Comune era basato su un Consiglio generale cittadino che eleggeva dei magistrati, detti consoli, incaricati della reggenza. Questi, in un primo momento, essendo privi di autorità esercitavano il proprio compito in rappresentanza del vescovo.[1]
I consoli erano in numero variabile da città a città, e talvolta anche all'interno della stessa città (nel XII secolo, Milano ne ebbe fra 10 e 24), e generalmente rimanevano in carica un solo anno. Nella maggior parte dei casi, provenivano dalla classe magnatizia, costituita dai cittadini più ricchi (nobili e popolo grasso). Erano generalmente investiti del supremo potere esecutivo e avevano il comando militare in caso di guerra, nonché la responsabilità per l'ordine interno.
In taluni casi, ai consoli erano attribuite specifiche competenze: per esempio, Pisa e Genova avevano una magistratura dei Consoli del Mare; a Pisa tali magistrati avevano giurisdizione in primo grado sulle cause fra padroni di navi e mercanti, e in appello su tutte le altre cause marittime e mercantili. Milano aveva invece dei Consoli di Giustizia che si occupavano di autorizzazione nei contratti in cui una delle parti era una donna o un minore, della nomina di tutori, di autenticazione di copie di documenti, dell'assistenza ai duelli. A Perugia era attivo un Console delle Arti, con giurisdizione sulle corporazioni artigiane e mercantili.
Più raramente, i consoli erano nominati su base territoriale (quartieri, rioni, ecc.).
La prima menzione della carica di console a Firenze risale al 19 marzo 1138, quando i consoli fiorentini vennero inviati alla Dieta di San Genasio; le città Lombarde avevano Consoli alla metà del XII secolo, mentre a Pisa essi erano attivi già prima del 1100. L'istituzione fu diffusa fra l'XI e il XII secolo, per poi essere soppiantata da quella dei Priori (capi delle corporazioni), del Podestà (dittatore a termine, solitamente chiamato da fuori la città) o direttamente dalla Signoria.
Il più antico documento inerente a questa carica è lo "statuto dei consoli" di Pistoia che dà una descrizione attenta sui poteri di questa nomina e sul processo che ha portata a questa. È anche il più antico documento dell'età comunale ed è datato 1117.
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