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Definición y significado de Ecuador

Definición

definición de Ecuador (Wikipedia)

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Ver también

Ecuador (n.)

ecuadoriana, ecuadoriano

Frases

10792 Ecuador • Bandiera dell'Ecuador • Campeonato Sudamericano de Selecciones 1959 (Ecuador) • Cordigliera Occidentale (Ecuador) • Cuenca (Ecuador) • Ecuador ai Giochi olimpici • Esmeraldas (Ecuador) • Federazione calcistica dell'Ecuador • Federazione cestistica dell'Ecuador • Geografia dell'Ecuador • Guaranda (Ecuador) • Ibarra (Ecuador) • Isabela (Ecuador) • Loja (Ecuador) • Milagro (Ecuador) • Nazionale di calcio a 5 dell'Ecuador • Nazionale di calcio dell'Ecuador • Nazionale di pallavolo femminile dell'Ecuador • Ordinariato militare in Ecuador • Presidenti dell'Ecuador • Province dell'Ecuador • Provincia di Bolívar (Ecuador) • Salinas (Ecuador) • Santa Elena (Ecuador) • Stemma dell'Ecuador • Tena (Ecuador) • Trasporti in Ecuador • Zamora (Ecuador)

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Diccionario analógico

Wikipedia

Ecuador

                   
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Ecuador
Ecuador – Bandiera Ecuador - Stemma
(dettagli) (dettagli)
Dios, patria y libertad.
Ecuador - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Ecuador
Nome ufficiale República del Ecuador
Lingue ufficiali spagnolo
Capitale Quito  (2.215.820 ab. / 2010)
Politica
Forma di governo Repubblica presidenziale
Presidente Rafael Correa
Indipendenza Dalla Spagna nel 1822.
Ingresso nell'ONU 21 dicembre 1945 1
Superficie
Totale 283.561 km² (71º)
 % delle acque 2,37 %
Popolazione
Totale 14.483.499 ab. (2011[1]) (67º)
Densità 51,01 ab./km²
Nome degli abitanti Ecuadoriani, ecuatoriani[2]
Geografia
Continente America meridionale
Fuso orario UTC -5, -6 (Galápagos)
Economia
Valuta Dollaro statunitense
PIL (PPA) 109.615 milioni di $  (2009)  (64º)
PIL pro capite (PPA) 7.776 $  (2010)  (93º)
ISU (2011) 0,720 (alto) (83º)
Consumo energetico 0,60 kWh/ab.
Varie
TLD .ec
Prefisso tel. +593
Sigla autom. EC
Inno nazionale Salve, oh Patria!
Festa nazionale 10 agosto
{{{nome}}} - Mappa
1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'ONU nel 1945.
Evoluzione storica
Stato precedente Flag of Gran Colombia (1819).svg Grande Colombia
 

L'Ecuador (pronuncia italiana /ekwaˈdɔr/, spagnola [ekwaˈðoɾ]; nome completo: Repubblica dell'Ecuador, in italiano desueto Equatore[2]) è una repubblica presidenziale del Sudamerica con un'estensione territoriale di 283.560 km² ed una popolazione di 14.483.499[1] abitanti.

Situato nella parte nord-occidentale del Sudamerica confina a nord con la Colombia, ad est e a sud con il Perù e ad ovest si affaccia sull'Oceano Pacifico; inoltre il paese possiede la caratteristica di essere attraversato dall'Equatore (da cui prende il nome).

La capitale è Quito, mentre la città più popolosa è Guayaquil. Fa parte dell'Ecuador anche l'arcipelago delle Isole Galápagos, situato a circa 1.000 km dalla costa.

La Lingua ufficiale del Paese è lo spagnolo, anche se alcune comunità indigene mantengono vivo l'uso di idiomi nativi. Tra questi il più parlato è il quechua, diffuso soprattutto nell'area andina.

Indice

  Gentilizio

Il gentilizio relativo all'Ecuador è ecuadoriano o ecuatoriano. La forma, talvolta usata in italiano, ecuadoregno o equadoregno è scorretta per gli abitanti dell'Ecuador[3]. In spagnolo per definire esattamente un abitante della nazione si usa esclusivamente la parola ecuatoriano, con la -t- etimologica colta e latineggiante (dal latino medievale aequātor, -ōris), al contrario del nome dello Stato, che prevede la normale sonorizzazione delle occlusive intervocaliche, tipica delle parole genuinamente spagnole. La parola equadoregno -a -i -e è peraltro in linea di massima estranea alla tradizione grammaticale italiana, sembra che ricalchi una (inesistente) desinenza esotica, mentre di norma in italiano si privilegia la corretta desinenza -ano -a -i -i nel caso di aggettivazione di un nome proprio, come si usa appunto per italiano o americano.

  Storia

  L'epoca preincaica

Le prime tracce di presenza umana sul territorio risalgono a circa 11.000 anni fa[4] e si riferiscono a piccoli gruppi di cacciatori e raccoglitori, comuni a gran parte del Sudamerica, dei quali sono stati ritrovati manufatti in basalto, selce e ossidiana ricavati dai depositi lavici di Yanaurco-Quiscatola e Mullumica nell'attuale provincia di Pichincha. In epoche poco più recenti (tardo pleistocene e olocene) sono stati individuati insediamenti di gruppi di cacciatori e raccoglitori nelle piane costiere del Pacifico, la cosiddetta cultura di Las Vegas, di cui si sono ritrovati resti sulla costa e sulla penisola di Santa Elena e dalla quale più tardi (tra il 3500 a.C. e il 1800 a.C.) originò la cultura di Valdivia.

  L'espansione dell'Impero Inca

  Civiltà precolombiane

A causa di numerosi conflitti, successioni e matrimoni, tra le diverse popolazioni che occupavano la valle, la regione ecuadoriana divenne parte dell'Impero Inca. Alla morte dell'imperatore Huayna Capac l'impero fu diviso tra i suoi due figli: mentre Atahualpa, il primogenito, ricevette la parte settentrionale, con capitale Quito, il fratello Huáscar ricevette quella meridionale mantenendo l'originale capitale Cuzco. Nel 1530 Atahualpa sconfisse Huascar riunificando l'impero.

  Colonizzazione spagnola

Nel 1531, i conquistadores spagnoli, guidati da Francisco Pizarro, al loro arrivo, trovarono una società dilaniata dalla guerra civile. Mentre Atahualpa cercava di ripristinare l'unità dello stato, gli spagnoli animati da intenti di conquista, si stabilirono in un forte a

  Basílica del voto nacional Quito

Cajamarca. Qui il 16 novembre 1532 avvenne l'incontro con l'imperatore Inca, cui seguì la Battaglia di Cajamarca: Atahualpa venne catturato e minacciato di morte. Malgrado l'enorme quantità di oggetti in oro e pietre preziose ottenute per la sua liberazione, gli spagnoli uccisero ugualmente Atahualpa, fuggirono dal forte cannoneggiando gli assedianti che li avevano circondati.

Negli anni seguenti i colonizzatori divennero la nuova élite dominante, mentre la popolazione indigena era già stata decimata nei primi decenni di dominio spagnolo.

Nel 1563 Quito divenne sede di un distretto amministrativo spagnolo incluso dapprima nel Vicereame del Perù ed in seguito in quello di Nuova Granada.

  Indipendenza

I primi tentativi di ottenere l'indipendenza dalla Spagna iniziano nel 1809, precisamente il 10 agosto, data conosciuta con il nome di "el primer grito de la independencia", in realtà i creoli dichiaravano una 'repubblica monarchica' o una 'monarchia repubblicana', che riconosceva l'autorità di Ferdinando VII in contrapposizione all'autorità francese.

L'Ecuador dichiara la sua indipendenza il 24 maggio 1822, grazie alla vittoria ottenuta contro la Spagna nella battaglia di Pichincha al comando del Maresciallo Sucre, uno dei sottotenenti di Simón Bolívar. Successivamente Guayaquil e Cuenca si uniscono agli attuali Colombia, Panamá e Venezuela per formare la confederazione della Grande Colombia con il nome di Distretto del sud.

  Ecuador nella Grande Colombia 1821

Nel 1830 il paese si separa dalla confederazione proclamandosi autonomo, con il nome di Ecuador.

Il generale conservatore Juan José Flores, primo presidente dello stato, si trovò ad affrontare l'opposizione frontale dei liberali, e nel 1883 la tensione culminò in una guerra civile, che vide contrapposti i conservatori di Quito ai liberali di Guayaquil.

Questo fu il primo di una serie di conflitti che portarono all'alternarsi di vari presidenti liberali e conservatori: Gabriel García Moreno (conservatore) che firmò un concordato con la Santa Sede fu assassinato il 6 agosto 1875, durante il suo secondo mandato per mano dei sicari della Massoneria, ed Eloy Alfaro che, al contrario, durante il suo secondo periodo di governo (1907-1911) fece promulgare una nuova e più liberale Costituzione che stabiliva, tra l'altro, una decisa separazione fra Stato e Chiesa, improntando il Paese a una laicità che, mantenuta nelle successive costituzioni del 1945, 1967 e 1978, è tuttora vigente.

  Storia contemporanea

Nel 1981 Ecuador e Perù riaprirono una disputa ormai secolare per alcune zone di confine che entrambi i paesi rivendicavano, ci fu il rischio di una guerra aperta poi scongiurata dall'intervento della OEA. Il presidente ecuatoriano all'epoca era Jaime Roldós Aguilera che, poco tempo dopo della crisi con il Perù, morì per una misteriosa esplosione dell'aereo sul quale viaggiava. Gli succedette, dopo un periodo di potere del vice presidente del governo Roldós, León Febres Cordero, che attuò una politica repressiva e austera creando il malcontento nella popolazione, così che, nel 1988, le elezioni furono vinte dal socialdemocratico Rodrigo Borja Cevallos. Durante la sua presidenza il movimento indigeno ottenne la distribuzione di 1 milione e 700.000 ha di terreno alle popolazioni autoctone, Borja incentivò anche l'alfabetizzazione e l'educazione blingue.

Nel 1992, sotto la presidenza del conservatore Sixto Durán Ballén l'Ecuador si distacca dall'OPEC, l'organizzazione che regola la produzione di petrolio tra i paesi membri, per decidere in modo autonomo la produzione, che è stata notevolmente aumentata.

Nel 1995 ci fu l'ennesimo conflitto con il Perù, conosciuto come Guerra del Cenepa conclusosi con gli accordi del Protocolo de Río de Janeiro dove l'Ecuador rinunciava alle zone di Tumbes, Jaén e Maynas, in cambio dell'accesso all'amazzonia, al diritto di navigazione, a due zone franche e a due parchi naturali nella zona del conflitto.

All'inizio del 2000, la grave crisi che stava attanagliando il paese dovuta al fallimento del sistema finaziario ecuatoriano sotto la presidenza di Jamil Mahuad, complici la caduta del prezzo del petrolio e il vincolo che il governo stesso aveva con banche corrotte, portarono alla dollarizzazione, e alla scomparsa del Sucre ecuadoriano[5].

Nel 2007, l'Ecuador è stato il primo Paese della regione a formare un proprio programma spaziale senza l'aiuto delle potenze straniere (Agenzia Spaziale Civile Ecuadoriana).

  La rivolta dei poliziotti del 30 settembre 2010

Il 30 settembre 2010 migliaia di poliziotti occuparono caserme e luoghi pubblici, dando luogo ad una violenta protesta contro i tagli agli stipendi e ai benefit concessi dal presidente Rafael Correa nell'ambito di una riforma economica e fiscale. Il governo dichiarò lo stato d'emergenza per una settimana, l'aeroporto di Quito venne chiuso, e i trasporti pubblici bloccati[6]

Correa riferì di essere rimasto intossicato dai gas lacrimogeni lanciati da poliziotti in rivolta durante una riunione in cui arringava i propri sostenitori, e fu costretto al ricovero in ospedale.[6][7]

L'ospedale fu assediato dai poliziotti ribelli, ma il 1º ottobre 2010, Correa fu posto in salvo grazie ad una incursione delle truppe speciali fedeli al presidente, che nel frattempo aveva ricevuto il sostegno del capo di stato maggiore dell'esercito, Ernesto Gonzalez.[7] Un conteggio delle vittime fu di 8 morti e 274 feriti.[8] Correa accusò i suoi avversari politici di aver fomentato la rivolta, e di aver tentato di innescare un vero e proprio golpe[9]: Per diversi commentatori invece fu solo una rivolta grossolanamente organizzata, senza una vera e propria direzione politica[10]. La rivolta fu unanimemente condannata, anche all'estero, come fatto destabilizzante; alla fine il capo della polizia si dimise, e la protesta rientrò.[9]

  Geografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Geografia dell'Ecuador.

  Morfologia

L'Ecuador confina a nord con la Colombia, a est e sud con il Perù mentre ad occidente si affaccia sull'Oceano Pacifico. Nella parte settentrionale il territorio dello stato è attraversato dall'Equatore. Da un punto di vista geografico si possono distinguere 4 regioni con caratteristiche molto differenti:

  • La costa
  • La sierra
  • El oriente
  • La regione insulare che comprende le isole Galápagos.

  La costa

  Una delle spiagge nella provincia di Esmeraldas (costa)

La costa comprende l'area costiera costituita dalla zona litoranea situata nella parte occidentale del paese e caratterizzata da una fascia di pianure costiere di origine alluvionale seguita, inoltrandosi nell'interno, dalla catena montuosa della Cordillera Costanera (max. 800 m s.l.m.). Un tempo la Cordillera era ricoperta di foreste, mentre ora è sfruttata con vaste piantagioni di banane, palme, cacao e caffè, che si estendono fino ai piedi delle Ande, che, più a sud prende il nome di Cordillera Chongón-Colonche. La folta vegetazione di mangrovie che un tempo caratterizzava la costa è stata in parte eliminata per far spazio ad allevamenti di crostacei in acquacoltura.
Nella parte settentrionale della costa si trovano i porti di Esmeraldas, terminale di un oleodotto utilizzato per l'esportazione di petrolio, mentre il porto di Manta è usato dalla United States Air Force come base di appoggio nella lotta al traffico di narcotici.
La parte meridionale della costa e la penisola di Santa Elena a occidente di Guayaquil, città più popolosa e principale porto dello stato, appartengono geograficamente alla zona desertica che si estende verso il Perù, mentre il clima in questa zona è notevolmente più arido rispetto alla regione costiera settentrionale.

  La Sierra

  Vicugna vicugna, nel vulcano più alto del mondo (dal centro del pianeta) Chimborazo (la sierra)
  Il vulcano Cotopaxi (la sierra)

La parte centrale del paese è attraversata da nord a sud dalla Cordigliera delle Ande; questo territorio montagnoso, costituito da numerosi altopiani, è chiamato la Sierra. È costituita da due catene parallele: la Cordigliera Centrale (chiamata anche Cordillera Real) e la Cordigliera Occidentale, separate da un'ampia vallata la cui altezza media supera i 2000 m s.l.m. e nella quale si trovano le principali città dell'area, tra cui Quito, capitale del paese, situata a circa 2.800 m s.l.m. su di un vasto altopiano collocato ai piedi del vulcano Guagua Pichincha.
Le vette situate nella parte settentrionale della Sierra sono costituite per lo più da vulcani ancora attivi. In quest'area si trova uno dei più alti vulcani attivo del mondo, il Cotopaxi (5.897 m s.l.m. ). La cima più elevata è il monte Chimborazo (6.130 m s.l.m.), un vulcano estinto. Nella stessa area si trova anche il vulcano Cayambe, punto più elevato sul parallelo dell'Equatore. Numerosi sono anche i laghi vulcanici come ad esempio il lago Quilotoa.

  L'Oriente

  Parco nazionale di Cuyabeno (Oriente)

È chiamata Oriente la zona costituita dalle pianure del bacino del Rio delle Amazzoni situate ed est delle Ande, in quest'estesa area (poco meno del 50% della superficie complessiva dello stato) vive poco meno del 5% della popolazione totale. L'area è ricoperta da un'impenetrabile foresta pluviale. I numerosi fiumi che attraversano questa zona sono tutti affluenti del Rio delle Amazzoni : il Rio Napo (850 km), il fiume Coca, il Río Pastaza, il fiume Putumayo e l'Aguarico. La maggior parte di questi nascono in una regione andina molto umida, situata ai piedi del Cotopaxi.

  Isole Galápagos, Isla Bartolomé

Questa regione ospita anche gran parte dei campi petroliferi, soprattutto nell'area del Lago Agrio.

  Fenicottero rosso nelle Galapagos Phoenicopterus ruber

  Regione insulare

La regione insulare è la zona che comprende le isole Galápagos situate nell'Oceano Pacifico a circa 1000 km dalla terraferma. Il nome ufficiale dell'arcipelago è Archipélago de Colón, la cui superficie totale è di circa 8000 km², oltre metà dei quali occupati dall'isola principale, Isabela. Le isole hanno origine vulcanica, e, dato il loro isolamento naturale, sono interessate da importanti endemismi botanici e faunistici, già segnalati da Charles Darwin, nella famosa spedizione dell'HMS Beagle. La constatazione delle diversità morfologiche enfatizzate delle isole (soprattutto di tartarughe ed uccelli terrestri) portarono alla elaborazione da parte di Darwin della rivoluzionaria teoria della evoluzione delle Specie.

  Porto Ayora (isola Santa Cruz)

  Idrografia

Quasi tutti i fiumi dell'Ecuador nascono nell'area della Sierra per scorrere poi verso l'Oceano Pacifico. Nell'area montuosa il corso dei fiumi è ripido, scorrendo in strette vallate, per poi allargarsi e rallentare quando raggiungono le aree della Costa e dell'Oriente. I brevi corsi d'acqua che originano nella zona costiera tendono a prosciugarsi durante la stagione secca. Il sistema fluviale principale del paese è quello corrispondente al bacino del fiume Guayas che comprende un'area pari a 40.000 km².

  Clima

Il clima varia da quello arido della costa, a quello fresco e temperato delle altitudini (sierra) e a quello caldo-umido del versante interno delle Ande (oriente).La temperatura nella fascia costiera e in oriente si mantiene tra i 20 °C e i 33 °C, mentre nella sierra oscilla mediamente tra gli 8 °C e 26 °C. La stagioni sono due: la stagione umida (inverno), che nella costa si estende da dicembre a maggio; nella Sierra da novembre ad aprile, e in oriente da gennaio a settembre; e la stagione secca (estate) che si estende per i rimanenti mesi dell'anno.

  Flora e fauna

L'Ecuador è sede di una notevole biodiversità, grazie al quale fa parte dei cosiddetti Paesi megadiversi. Infatti il bioma della foresta pluviale e della foresta tropicale si estende su gran parte del suo territorio, mentre a ovest, vicino alla costa, è presente la foresta di mangrovie, e, della provincia di Esmeraldas, in una zona chiamata Majagual, si trovano le mangrovie più alte del mondo. Le isole Galápagos hanno una grande varietà di specie endemiche, un tempo oggetto di studio del celebre naturalista inglese Charles Darwin, studio che gli ha permesso di sviluppare la nota teoria dell'evoluzione. Le isole sono diventate famose in tutto il mondo grazie alle originali caratteristiche della sua fauna, in particolare le tartarughe. Nel 1978 l'UNESCO dichiarò le isole e la riserva marina come patrimonio dell'umanità. Nel 1986, il mare che circonda le isole è stato dichiarato riserva marina. il Parco Nazionale Yasuni, che in lingua Yasuni, significa "terra santa" , si estende su un'area di 9.820 km ed è compreso tra le province di Pastaza, Napo e Orellana, tra il fiume Napo e il fiume Curaray. Il parco è prevalentemente boschivo ed è anch'esso considerato dall'UNESCO nel 1989 Riserva della Biosfera, e fa parte del territorio dove si trova il popolo Huaorani e i gruppi Tagaeri e Taromenane ancora isolati dalla nostra civiltà. Secondo uno studio recente, il Parco Nazionale Yasuni e la zona circostante sono considerate le zone che possiedono la più vasta biodiversità del mondo, grazie alla sua ricchezza di anfibi, uccelli, mammiferi e piante. Questo parco ha più specie di animali per ettaro che di tutta Europa.

  Popolazione

I dati generati dall'INEC (Instituto Ecuatoriano de Estadísticas y Censos) del 2008 informano che la popolazione è così etnicamente suddivisa: i meticci rappresentano il 77,42% ; i bianchi, sia tra europei criollos discendenti di coloni europei, che da immigranti europei più recenti, rappresentano il 10,45% della popolazione. Gli amerindios, appartenenti a diversi raggruppamenti indigeni, rappresentano circa il 6,83%. Il resto della popolazione si compone da un'importante minoranza mulatta (2,73% ) e afroecuadoriana (2,23% ), concentrata principalmente nel nord della costa. La maggior parte si trova nella provincia di Esmeraldas, nella Valle del Chota (provincia de Imbabura), e una piccola percentuale nelle città di Guayaquil e Quito.

  Demografia

Approssimatamente nel 2011 gli abitanti dell'Ecuador sono 14.483.499[1], dei quali il 49,4% è composta da uomini, mentre il 50,6% da donne. La popolazione è distribuita in modo non omogeneo poiché solo il 5% della popolazione occupa la zona coperta dalla foresta pluviale.
Il distretto metropolitano della capitale Quito conta 2.215.820 abitanti.
Mentre l'area metropolitana di Guayaquil, la città più importante dell'Ecuador conta 3.328.534 abitanti.
Quindi ben 5.544.354 degli ecuatoriani risiede nelle due grandi principali città.
Altre città importanti dell'Ecuador sono: Cuenca, con circa 400.000 abitanti, Portoviejo, Machala, Santo Domingo de los Colorados, Ambato, Manta e Durán, città che superano i 200.000 abitanti. Quindi, in totale circa 8.780.000 abitanti, oltre il 61 % della popolazione dell'Ecuador risiede nelle grandi città.

  Popolazione: composizione

Il 74,4% della popolazione è costituito da meticci (ossia la combinazione tra indigeni e bianchi),
il 18,5% è costituito da bianchi (spagnoli, tedeschi, italiani, polacchi)
il 6,8% da indigeni (principalmente presenti nelle zone montuose andine) e
il 2,7% della popolazione è composto da mulatti (combinazione tra bianchi e neri africani)
il 2,2% della popolazione è formato dalla comunità afro-ecuadoriana
lo 0,3% della popolazione è costituito da asiatici e arabi.

  Religioni

Il 87,5% è composto da cattolici,
Il 10% è costituito da protestanti ,
I' 1,5% è l'insieme di atei e agnostici,
Lo 0,7% professa religioni tradizionali (molte volte si tratta di sincretismi con il cattolicesimo),
Lo 0,2% sono buddisti,
Lo 0,002% è composto da musulmani.

Secondo gli studi di The Arda (2010/2011), in Ecuador, la somma dei cristiani raggiunge il 97,08%. [11]

  Lingue

Lo spagnolo è la lingua ufficiale parlata dal 94% della popolazione. Per alcune popolazioni indigene nella regione andina, oltre allo spagnolo, le lingue ufficiali sono
il Quechua, lo Shuar e il Tsafiki.
Appena l'1,1% della popolazione dell'Ecuador parla solo la lingua indigena,
il restante 5,9% della popolazione oltre allo spagnolo parla anche una lingua indigena.

  Ordinamento dello stato

  Suddivisione amministrativa

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Province dell'Ecuador.

Da un punto di vista amministrativo l'Ecuador è suddiviso in 24 province (provincias) a loro volta suddivise in cantoni (cantones). L'ultimo livello amministrativo sono i comuni (parroquias).

La capitale dell'Ecuador è Quito, situata nella provincia di Pichincha nella regione Sierra.

  Città principali

Le due principali aree metropolitane dell'Ecuador sono Guayaquil e la capitale Quito.

Di seguito la lista delle prime venti città più popolose del paese con i dati dei censimenti del 28 novembre 1982, del 25 novembre 1990 e del 25 novembre 2001, una stima del 2010[12] e la provincia di appartenenza.

Città dell'Ecuador
# Città Abitanti Provincia
Cens. 1982 Cens. 1990 Cens. 2001 Stima 2010
1. Guayaquil 1.199.344 1.508.444 1.985.379 2.286.800 Guayas
2. Quito 866.472 1.100.847 1.399.378 1.619.800 Pichincha
3. Cuenca 152.406 194.981 277.374 402.100 Azuay
4. Portoviejo 102.628 132.937 171.847 257.000 Manabí
5. Machala 105.521 144.197 204.578 250.000 El Oro
6. Santo Domingo 69.235 114.422 199.827 231.300 Santo Domingo
7. Ambato 100.454 124.166 154.095 224.700 Tungurahua
8. Manta 100.338 125.505 183.105 210.700 Manabí
9. Durán 51.023 82.359 174.531 201.000 Guayas
10. Riobamba 75.455 94.505 124.807 189.500 Chimborazo
11. Loja 71.652 94.305 118.532 156.800 Loja
12. Ibarra 53.428 80.991 108.535 156.100 Imbabura
13. Quevedo 42.266 50.285 76.869 144.800 Los Ríos
14. Milagro 77.010 93.637 113.440 130.700 Guayas
15. Esmeraldas 90.360 98.558 95.124 125.000 Esmeraldas
16. Babahoyo 69.023 93.910 123.379 120.600 Los Ríos
17. Latacunga 28.764 39.882 51.689 91.800 Cotopaxi
18. La Libertad 41.955 53.108 77.646 85.800 Santa Elena
19. Chone 33.839 41.437 45.526 68.100 Manabí
20. Pasaje 26.244 32.947 45.526 65.700 El oro

  Istituzioni

L'Ecuador è una repubblica presidenziale con un mandato quadriennale per il Presidente, il vice presidente, e per i membri del Congresso. Il presidente, eletto direttamente dal popolo, è rieleggibile una sola volta; i membri del Congresso possono essere immediatamente rieletti. L'attuale presidente è Rafael Correa.

Il potere esecutivo è demandato a 28 ministeri. Le Giunte e i Consigli provinciali sono eletti direttamente.

I giudici della Corte Suprema sono nominati a vita dal Congresso.

Il suffragio è universale e si diventa elettori a 18 anni. Per i cittadini alfabetizzati tra 18 e 65 anni il voto è obbligatorio, per tutti gli altri è un diritto ma non un dovere.

  Ordinamento scolastico

Tasso di alfabetizzazione: 95% Studenti universitari: 596.542.

Il sistema scolastico è suddiviso in tre settori: la scuola materna (non obbligatoria) per bambini di 3 e 4 anni; la scuola basica (obbligatoria, ) tra i 4 e i 14 anni e le superiori (obbligatorie) fino ai 18 anni. La frequenza è di 5 giorni alla settimana, con ore di lezione di 50 minuti. Gli studenti entrano a scuola alle 7.00/7.30 per uscirne alle 13.30, con una ricreazione dopo la 3ª ora. L'inglese, seconda lingua ufficiale, viene insegnata a partire dal primo anno di scuola obbligatoria (basica). Esiste una diversa classificazione dei livelli scolastici rispetto all'Italia; quelle che in Italia sono definite "medie" in Ecuador appartengono alle "elementari", mentre quelle che in Italia sono dette "superiori" in Ecuador sono dette "medie", intese quindi come via di accesso agli studi universitari.

Dopo la riforma costituzionale, le spese, l'alimentazione e la sanità scolastica vengono pagate dallo Stato. Le scuole statali (fiscales) coprono la fascia di età dai 4 a 18 anni; esistono inoltre scuole particular e fiscomissional cioè private o a carattere religioso, comunque a pagamento, il cui prezzo parte da 15 dollari mensili. Con la riforma costituzionale tutte le scuole diventeranno pubbliche e gratuite.

Le scuole sono numerosissime nei grandi centri, ma sono per lo più a carattere privato, mentre l'insegnamento è impartito non sempre da personale specializzato. Le Università sono statali, private o per corrispondenza e si trovano nei grandi centri cittadini, a Guayaquil e a Quito e nelle maggiori città del paese. Il 93% dei professori universitari è a sua volta laureato.

  Sistema sanitario

Dati recenti elaborati dalla DNSPI (Direccion Nacional de Salud de los Pueblos Indigenas) rivelano che il 57% dei bambini in età compresa tra uno e quattro anni soffre di denutrizione. Sempre la stessa fonte attesta che il 42% delle donne intervistate afferma di aver subito la perdita prematura di un figlio arrivando fino a dieci figli morti, in alcuni casi.

  Politica

  L'attuale Presidente della repubblica, Rafael Correa.

  Politica interna

Il 30 settembre 2007 si sono tenute le elezioni per un'Assemblea Costituente così come richiesto dagli elettori con il referendum del 15 aprile dello stesso anno. Tali elezioni, le più complesse nella storia del Paese[13] hanno registrato la presenza di un enorme numero di liste (nazionali, provinciali e di emigrati), ed hanno sancito una larghissima vittoria per il partito del presidente Correa che ha ottenuto 80 dei 130 seggi in palio. L'Assemblea, i cui lavori iniziarono il 30 ottobre 2007, ha elaborato una nuova Carta Costituzionale approvata per il tramite di un referendum popolare nel settembre del 2008.

  Politica estera

L'Ecuador è uno dei 51 stati che hanno dato vita all'ONU nel 1945. Fa parte dell'OAS ed è membro di alcuni gruppi regionali come la Comunità delle Nazioni del Sud America, il Rio Group e il Patto Andino.

L'affinità politica e la similarità di vedute di Correa con gli attuali presidenti di Venezuela, Cuba, Bolivia e Nicaragua lo ha portato a sottoscrivere, nel dicembre 2006, l'impegno di adesione dell'Ecuador all'ALBA.

  Economia

  IL Dollaro statunitense è la moneta ufficiale in Ecuador
  Raffinerie a Esmeraldas.

Il paese ha subito in questi ultimi anni una notevole trasformazione, passando da un'economia prevalentemente commerciale di materie prime con un apparato industriale di base (tessile, mineraria, alimentare e metalmeccanica) a un'economia moderna e diversificata, grazie alle politiche portate avanti dal Governo di Rafael Correa, comprendendo attivita di altissimo livello tecnologico ed industriale come: l'industria dell'Informatica (l'Ecuador fu il primo produttore di software nell'America latina), a un livello che ha consentito ad un'azienda del paese di sviluppare e vendere in proprio un software per la gestione degli sportelli automatici alla Marina degli Stati Uniti, e sistemi sviluppati e installati da aziende ecuadoriane presso le banche in America Latina. Il sistema di gestione, il più attuale in America per la microfinanza e il microcredito utilizza come base software ecuadoriani. L'Ecuador produce medicinali a basso costo per i paesi del Terzo mondo), mentre l'aerospaziale, grazie al basso costo di accesso alle istituzioni accademiche, aiutano a condurre ricerche scientifiche nelle scienze spaziali e planetarie. L'Ecuador ha sviluppato una propria tecnologia per le soluzioni ingegneristiche. Attraverso investimenti pubblici per 5 miliardi di dollari, sono stati realizzati progetti di sviluppo che attraversano le Ande, fino alle zone sismiche. La crescita industriale è stata favorita dalla ripresa del sistema bancario e dalla fiducia della popolazione, mentre i tassi d'interesse hanno iniziato a decrescere. Anche se con alti e bassi, l'economia è tornata ad una certa normalità. Sono stati favoriti inoltre investimenti produttivi e attività economiche e finanziarie che nel tempo sono divenute sempre più trasparenti e più sicure. Coloro che si oppongono alla "dollarizzazione" dell'economia, rilevano che il processo non ha comunque risolto i problemi strutturali della nazione e la povertà che affligge una larga fascia della popolazione, mentre rimangono tuttora irrisolti i problemi della produzione elettrica, la contrazione dell'estrazione petrolifera - per mancanza di nuovi investimenti - la riforma delle dogane e la modernizzazione della sicurezza sociale. L'economia ecuadoriana è fortemente dipendente dall'attività petrolifera (52,4% delle esportazioni totali) e dalle rimesse degli emigrati. Tali risorse non si riflettono, tuttavia, necessariamente nella crescita della produzione, dei posti di lavoro, del commercio estero e degli investimenti.

Oltre al petrolio l'Ecuador conta su altre risorse: le banane, che rappresentano il 70% delle esportazioni agricole, gamberi, fiori, cacao e caffè, destinati in larga parte all'esportazione.

L'Ecuador ha notevoli potenzialità nel campo economico. La nazione è ricca di risorse minerarie, soprattutto di petrolio, il cui sfruttamento è iniziato solo negli anni sessanta ed i cui guadagni arricchiscono in maniera smisurata, pochissime imprese locali e molte compagnie straniere, senza sostanziali benefici per la popolazione, per cui ancora buona parte della popolazione vive in condizioni di disagio e di povertà.

L'Ecuador è stato considerato in parte un paradiso fiscale per il sistema fiscale italiano, che col Decreto Ministeriale 04/05/1999, l'ha inserito (per alcune tipologie di aziende) tra gli stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, nella cosiddetta Lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio. All'interno del suo territorio, infatti, esistono diverse "Free Trade Zone" che offrono incentivi fiscali.

  Risorse

Il paese è ricco di risorse minerarie, oltre a quelle petrolifere. Vi sono enormi giacimenti di: oro, argento, ferro, rame, zinco, carbone, alluminio, ma numerosissime sono anche le miniere d'ambra; si spiega così come, pur essendo un prodotto minerario minore (rispetto agli altri), interessi economicamente in modo sensibile una parte della popolazione, data la tradizionale abilità artigiana di inciderla e di lavorarla. Sono numerose anche le palme Phytelephas macrocarpa dai cui frutti si ricava l'avorio vegetale.

  Trasporti

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Trasporti in Ecuador.

L' Ecuador dispone di quattro aeroporti internazionali: il Mariscal Sucre di Quito, l'Aeroporto Internazionale José Joaquín de Olmedo di Guayaquil, l'Eloy Alfaro di Manta e l'Aeropuerto Internacional Cotopaxi di Latacunga. Altri importanti aeroporti ecuadoriani sono il Mariscal Lamar di Cuenca e il Seymour situato nelle isole Galapagos[14].

La via di comunicazione più importante che passa per l'Ecuador è la panamericana, che taglia il paese da nord a sud collegando Colombia e Perù, passando per importanti città ecuadoriane, tra le quali la capitale Quito, Ibarra, Latacunga, Ambato, Riobamba, Cuenca e Loja. La qualità delle strade è piuttosto variabile, da quelle di nuova costruzione, come ad esempio quella che collega Guayaquil a Salinas, a quelle che necessitano di grossa manutenzione per l'alto numero di buche presenti.

La ferrovia, nonostante di antica costruzione ma praticamente abbandonata negli ultimi decenni, sta ora subendo una ristrutturazione per poter consentire un servizio moderno nei prossimi anni, almeno nella tratta principale (Ferrocaril Trasandino)[15] che da Durán, alle porte di Guayaquil, arriva a Quito. Attualmente serve più per tratte verso luoghi di interesse turistico che per reali necessità della popolazione comune[16].

Il servizio principale di spostamento rimane l'autobus, che collega le città ecuadoriane tramite servizi offerti da diverse compagnie diariamente e a diversi orari del giorno e della notte.

  Turismo

Il Ministero dell'Informazione e del Turismo è stato creato il 10 agosto 1992, all'inizio del governo di Sixto Duran Ballen, prevedeva il turismo come attività fondamentale per lo sviluppo economico e sociale dei popoli. Di fronte al settore turistico in forte crescita, nel giugno 1994, fu deciso di rafforzare e favorire questa attività. L'Ecuador è un paese con grandi ricchezze naturali. La diversità delle Quattro Regioni da origine a migliaia di specie di flora e fauna. Ci sono circa 1.640 specie di uccelli. Le specie di farfalle sfiorano i 4.500, 345 rettili, 358 anfibi e 258 mammiferi. Non sorprende, che l'Ecuador sia considerato uno dei 17 paesi in cui è presente la maggiore biodiversità del pianeta, ed è il paese più grande del mondo per biodiversità in 2 km. La maggior parte della sua fauna e della flora vivono in 26 aree protette dallo Stato. Il paese è sede anche di una vasta gamma di culture.

  Città della metà del Mondo (provincia del Pichincha)

1 visitatore l'anno ogni 23 abitanti. Provenienza: Colombia 33%, Stati Uniti 19%, Perù 13%, Germania 7%, Argentina 4%, Italia 14%, altri 35%

  Esportazioni

USA 41%, Colombia 6%, Germania 6%, Cile 4%, Giappone 4%, altri 42%.

  Importazioni

USA 32%, Colombia 10%, Giappone 6%, Venezuela 6%, Germania 4%, altri 42%.

  Sport

Il calcio è lo sport più popolare del paese, diffusi sono anche la pallacanestro, il tennis, l'atletica leggera, la pallavolo e negli ultimi anni anche il surf. Le squadre calcistiche più importanti e maggiormente seguite sono il Barcelona Sporting Club di Guayaquil, che detiene il maggior numero di titoli nazionali vinti insieme al Nacional con 13 campionati nazionali vinti, il Deportivo Quito (4 titoli) e la LDU Quito, che oltre a 10 campionati nazionali vinti vanta essere il club ecuadoriano che ha avuto maggiormente successo in campo internazionale, vincendo la Coppa Libertadores 2008 (prima volta di una squadra ecuadoriana), la Recopa Sudamericana nel 2009 e 2010, e la Copa Sudamericana 2009.

La squadra nazionale ha disputato le fasi finali in un mondiale di calcio nelle edizioni di Giappone-Corea 2002 e di Germania 2006, dove arrivò agli ottavi di finale venendo poi eliminata dall'Inghilterra. Uno dei calciatori più famosi della storia ecuadoriana è Alberto Spencer, che militava nel Peñarol ed è il maggior marcatore di sempre della Coppa Libertadores[17]. Iván Hurtado è invece il recordman di presenze in nazionale, mentre Agustín Delgado è il maggior goleador in nazionale con 31 reti.

Uno dei più importanti sportivi ecuadoriani della storia è il marciatore Jefferson Pérez, unico ad aver vinto una medaglia d'oro ai giochi olimpici per il suo paese, nel 1996 ad Atlanta. Conquistò anche un argento correndo la sua ultima gara a Pechino 2008 ed è l'unico marciatore al mondo ad aver vinto 3 mondiali consecutivi (2003-2005-2007). Tra gli sportivi del passato da ricordare i tennisti Pancho Segura e Andrés Gómez, che vinse tornei importanti fra i quali, nel 1990, il Roland Garros, battendo in finale Andre Agassi.

  Tradizioni

  Gastronomia

Nonostante non sia un paese vasto, la cucina ecuadoriana è piuttosto varia per via dei diversi climi del paese (costa, sierra, oriente e isole). Il pesce è consumato maggiormente nella costa, Picudo, Dorado, Trota, Corvina sono tra i più diffusi. I piatti più tipici e conosciuti di pesce sono: il ceviche, la zuppa di mare, l'encocado (stufato di pesce con cocco), i bollos, lo stufato di pesce con arachidi. Il platano è quasi onnipresente nei piatti "costegni", il "platano verde" viene consumato fritto, bollito o alla griglia, così come il "maduro", più dolce e di color giallo simile alla banana, quest'ultima consumata cruda come frutta. Il verde è spesso mescolato con pesce o carne in alcune ricette tipiche.

La carne è consumata in tutto il paese, soprattutto quella di manzo, di maiale e di pollo, mentre agnello e capra sono maggiormente cucinati sulla sierra. Viene cotta alla griglia, al forno o, come un piatto tipico con carne di maiale, la fritada, fritta in padella.

Vegetali e legumi sono molto diffusi nella cucina ecuatoriana; oltre al largo consumo di platano, il riso viene servito quasi sempre con piatti di carne o pesce, la yuca è un'alternativa molto usata alle patate e al platano, esiste anche il pan de yuca. Anche il mais viene cucinato in forme diverse, dalla panocchia bollita ai tortini di mais, così come notevole uso in cucina trovano i legumi in genere, fagioli, lenticchie e fave accompagnano spesso (insieme al riso) molti piatti unici di carne o pesce. Molto popolari sono anche le zuppe di vario tipo, dove pollo, carne e pesce sono abbinati a verdure diverse e talvolta a formaggio.

  Festività

Di seguito i giorni di festività in Ecuador a livello nazionale; da considerare che in certi casi alcune festività sono posticipate per convenienza di alcuni giorni per farle seguire da un fine settimana[18]

  Note

  1. ^ a b c Ecuador en cifras. URL consultato in data 5 maggio 2012.
  2. ^ a b Accademia della Crusca – Il nome degli abitanti dell'Ecuador. URL consultato in data 15 maggio 2011.
  3. ^ Cruscate – Ecuadoriano o equadoregno?. URL consultato in data 16 maggio 2011.
  4. ^ exploringecuador: Antonio Fresco y Catálogo del Museo del Banco Central del Ecuador Sala de Arqueología. URL consultato in data 20 luglio 2007.
  5. ^ Tesi di laurea triennale sulla dollarizzazione dell'Ecuador
  6. ^ a b «Disordini in Ecuador, truppe controllano aeroporto Quito». Reuters, 30 settembre 2010. URL consultato in data 2-10-2010.
  7. ^ a b «Ecuador, golpe fallito, Correa liberato». Il Messaggero, 1 ottobre 2010. URL consultato in data 2-10-2010.
  8. ^ «Ecuador: tre giorni di lutto nazionale per vittime rivolta». Il Secolo XIX, 2 ottobre 2010. URL consultato in data 2-10-2010.
  9. ^ a b «Ecuador, militari e polizia in rivolta contro i tagli. Denunciato tentato golpe». Il Messaggero, 30 settembre 2010. URL consultato in data 2-10-2010.
  10. ^ (EN) Gonzalo Solano, Frank Bajak. «Ecuador revolt: Attempted coup or uprising?». The Associated Press, 2 ottobre 2010. URL consultato in data 2-10-2010.
  11. ^ http://www.thearda.com/internationalData/countries/Country_72_1.asp Largest Religious Groups (Ecuador)]
  12. ^ http://www.citypopulation.de/Ecuador.html Citypopulation.de-Dati INEC del censo 2010
  13. ^ Prensa Latina, 17 settembre 2007
  14. ^ aeropuertos de Ecuador
  15. ^ Historia del Ferrocarril Trasandino
  16. ^ Ferrocarril del ecuador
  17. ^ enotes.com - Alberto Spencer
  18. ^ Calendario Ecuador 2011

  Voci correlate

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