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⇨ definición de Melilla (Wikipedia)
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Melilla
Descripteurs EUROVOC (fr)[Thème]
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Wikipedia
Melilla città autonoma |
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Dati amministrativi | |||||||
Stato | Spagna | ||||||
Comunità autonoma | Non presente | ||||||
Provincia | Non presente | ||||||
Territorio | |||||||
Coordinate | 35°17′31″N 2°56′19″W / 35.292045°N 2.938628°OCoordinate: 35°17′31″N 2°56′19″W / 35.292045°N 2.938628°O | ||||||
Superficie | 12,3 km² | ||||||
Abitanti | 73 460 (2009) | ||||||
Densità | 5 972,36 ab./km² | ||||||
Comuni confinanti | Ben Ansar (MA-NAD), Farkhana (MA-NAD) | ||||||
Altre informazioni | |||||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||||
Targa | ML | ||||||
Nome abitanti | meligliense (melillense) | ||||||
Localizzazione | |||||||
Sito istituzionale |
Melilla (nome ufficiale spagnolo Ciudad Autónoma de Melilla, arabo: مليلية, Malīliya, in lingua berbera Mrič o Tamlilt, "la bianca"; anticamente conosciuta dai romani come Rusadir; dai greci Ῥυσσάδειρον, Russadir) è una città autonoma spagnola situata sulla costa orientale del Marocco, nell'Africa del Nord. È un porto franco, e l'attività principale è la pesca. Altre fonti di entrata sono il commercio attraverso la frontiera (legale o di contrabbando) e le sovvenzioni spagnole e dell'Unione Europea.
Indice |
Melilla fu un emporio fenicio, denominato Rusadir. Nel 72 d.C. l'imperatore romano Vespasiano le concesse lo statuto di colonia, e conobbe un periodo di splendore, arrivando a battere moneta. Nel 430 fu saccheggiata dai Vandali di Genserico dopo che questi ebbe attraversato lo Stretto di Gibilterra, per iniziare la conquista del Nordafrica, che verrà riconquistato da Bisanzio nel 534, con una spedizione guidata dal generale Belisario. Intorno al 700 gli Arabi conquistano Melilla, e solo pochi anni dopo (711) diedero inizio alla conquista della Spagna. Dopo la conquista musulmana, Melilla conobbe un periodo di decadenza. Nell'859 venne distrutta da un'incursione normanna. Nel 926 è presa e fortificata dal califfo di Cordova Abd al-Rahman III. Successivamente passerà sotto la sovranità delle differenti dinastie che prevalsero in Marocco, in particolare gli Almoravidi (nel 1080) e Almohadi (dopo il 1141).
Il 17 settembre 1497, la Spagna occupò la città, nel corso della Reconquista. Da allora il Marocco ha cercato a più riprese di prendere la città. Tra il 9 dicembre 1774 e il 19 marzo 1775 vi fu un assedio durato 100 giorni, ma senza esito. Il governo marocchino reclama dal 1982 Ceuta, Melilla e alcune piccole isole spagnole prossime alla costa africana.
Confina con i paesi marocchini di Beni Chiker, Ben Ansar e Bou Mahroud.
Melilla ha un rappresentante al Congresso Spagnolo e due al Senato Spagnolo. Ha ottenuto lo Statuto di Autonomia il 14 marzo 1995.
Lo standard ISO 3166-1 riserva la sigla EA per Melilla e Ceuta.
Solo le persone con discendenza marocchina parlano il berbero, per la precisione un dialetto della tarifit, la lingua del Rif. Nei dialetti del Rif di solito al suono l degli altri parlari berberi corrisponde un suono r, mentre al suono geminato, ll, corrisponde ğ o, in fine di parola, č. Da qui il nome Mrič per un antico Mlill, "la Bianca". La lingua più diffusa e ufficiale è lo spagnolo e non c'è nessuna introduzione del dialetto berbero nelle scuole.
Il confine terrestre tra Melilla e l'entroterra marocchino è recintato e sorvegliato, allo scopo di contenere l'ingresso di immigranti nell'enclave che, in quanto territorio spagnolo, garantisce ulteriore libero accesso all'area europea delle nazioni aderenti al trattato di Schengen.
Robert Rézette, Les enclaves espagnoles au Maroc, Parigi 1976
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