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Definición y significado de Senerchia

Definición

definición de Senerchia (Wikipedia)

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Frases

Wikipedia

Senerchia

                   
Senerchia
comune
Senerchia – Stemma
Senerchia – Veduta
Dati amministrativi
Stato bandiera Italia
Regione Campania – stemma Campania
Provincia Avellino – stemma Avellino
Sindaco Beniamino Grillo (UDC) dal 16-05-2011
Territorio
Coordinate 40°44′30″N 15°12′15″E / 40.74167°N 15.20417°E / 40.74167; 15.20417 (Senerchia)Coordinate: 40°44′30″N 15°12′15″E / 40.74167°N 15.20417°E / 40.74167; 15.20417 (Senerchia)
Altitudine 600 m s.l.m.
Superficie 36[1] km²
Abitanti 845[2]
Densità 23,47 ab./km²
Comuni confinanti Acerno (SA), Campagna (SA), Oliveto Citra (SA), Valva (SA), Calabritto (AV).
Altre informazioni
Cod. postale 83050
Prefisso (+39) 0827 xxxxx
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 064098
Cod. catastale I606
Targa AV
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona E, 2 101 GG[3]
Nome abitanti senerchiesi
Patrono San Michele Arcangelo
Giorno festivo 08 Maggio e 29 Settembre
Localizzazione
Senerchia è posizionata in Italia
Senerchia
Sito istituzionale


Senerchia ("Sinerchia" in dialetto locale) è un comune italiano di 1370 elettori iscritti, ma con soli 845 abitanti, della provincia di Avellino, posizionato nell'Alta Valle del Sele in Campania.


Indice

  Geografia fisica

Il territorio comunale è in gran parte montuoso e collinare, occupato dalle propaggini sud-orientali dei monti Picentini.

Il paese è situato a 600 metri s.l.m., nell'Alta Valle del Sele, in zona collinare sul versante orientale del gruppo montuoso dei Monti Picentini, ai piedi delle scoscese pendici del Monte Boschetiello. Il territorio è composto da più della meta' di parte montuosa e boschiva comprendente molte cime con altitudine superiore ai 1500 metri s.l.m. tra cui: Monte Boschetiello 1574 m, Monte Croce 1533 m, Raia della Volpe 1631 m, Sierro dei Cuoppi 1683 m, Sierro della Pica 1536 m, Raia del Pastore 1524 m.. Mentre il territorio collinare, parte dai 600m del paese e scende, fino a 161 metri s.l.m., sulla riva destra del fiume Sele. Il territorio e ricco di sorgive, anche se le sorgenti principali sono state captate dall'acquedotto ASIS (ex Montestella), il suolo è fortemente franoso. Oltre al Sele, che lambisce il territorio comunale, gli altri corsi d'acqua sono: Vallone Forma, Piceglia, Fiumicello, Rovivo, Pozzo San Nicola e l'Acquabianca.


  Urbanistica

A seguito del terremoto dell'Irpinia del 1980, Senerchia ha subito una radicale trasformazione urbana, l'abitato è stato completamente distrutto. Una parte, ubicata nel vallone Forma, è stata abbandonata e gli edifici pericolanti sono ben visibili. Dove sorgeva la piazza principale e la chiesa madre, a seguito di un movimento franoso, ora c'è un'area verde. Le abitazioni sono state ricostruite a margine del vecchio sito, con una nuova urbanizzazione e strade ampie.


  Località

Senerchia non ha frazioni ma piccole località come: Seperoni, Cervara, Maglio e Acquabianca.

  Storia

  Origini

Le origini di Senerchia sono molte remote, gia centro preromano, il primo nucleo abitativo si posiziona sull'altura dove attualmente ci sono i ruderi nell'area del castello, zona con evidente morfologie naturali di difesa, formando un borgo quasi fortificato. Altura questa che, e uno sperone roccioso del Monte Boschetiello, si affaccia ed ha vista su tutta l'Alta Valle del Sele. Il nome Senerchia deriva da Sena Herclae che in latino arcaico vuole dire "Seno di Ercole". Questo lascia intuire che Senerchia abbia avuto una storia ricca ed interessante. Basandoci sull'etimologia della parola possiamo desumere che Senerchia sia stato un tempo forte e potente. I ruderi del Castello sono posti nella parte più alta e vecchia del paese, in prossimita' della chiesa del patrone San Michele Arcangelo, ci fanno pensare che, in antichita' e durante il feudalesimo, Senerchia sia stato un potente feudo ed il padrone del castello un feudatario importante. (Secondo altri il toponimo richiama i nomi locali della Toscana settentrionale silerchia, silerchie che presuppongono un “silercula” dal latino siler-eris pianta che cresce nei luoghi ricchi di acqua).

  Spartacus

La battaglia finale che vide la sconfitta e la morte di Spartaco nel 71 a.c. si svolse sul territorio attuale di Senerchia, sulla riva destra del fiume Sele, nella zona che comprende i confini con Oliveto Citra fino a quelli di Calabritto, nelle vicinanze dell'abitato di Quaglietta, nell' Alta Valle del Sele, territorio che a quel tempo faceva parte della Lucania. In quest'area, nei decenni passati, ci sono stati ritrovamenti di armature, corazze e spade di epoca romana. Spartaco con il suo esercito formato di schiavi, mandriani, pastori, gente giovane e robusta, si diregeva verso l’Apulia, secondo alcuni perché di lì voleva salpare alla volta della Tracia. Allora Crasso, che era a capo di un esercito romano molto numeroso e ben armato, lo attaccò alle spalle. Spartaco, anche a causa della stanchezza dei suoi uomini, volle muovere battaglia ai romani. Spartaco uccise il suo cavallo dicendo che se avesse vinto avrebbe avuto tutti i cavalli che voleva ma se avesse perso non voleva essere tentato di scappare, Spartaco, si buttò per primo contro l'esercito romano e dopo aver ucciso alcuni soldati romani fu crivellato da cosi tanti colpi che il suo corpo non poté essere ritrovato. Alcuni reparti del suo esercito fuggirono e si dispersero sui circostanti monti.


  La famiglia dei Sinerchia

Citata come Sinerchia nel Catalogus Baronum del 1150-1168.

Di Senerchia scrive Scipione Ammirato[4], “è un castello in principato citra di 160 fuochi, il quale ha dato il nome alla famiglia che sono più di trecento anni che lo possiede” riferendosi alla famiglia Sinerchia che per circa tre secoli vide la sua storia strettamente collegata a quella del piccolo paese campano. I Sinerchia, erano un'antica famiglia nobile di origine normanna, derivata dai Filangieri, ed ebbero molti feudi tra la Campania, la Basilicata e la Capitanata, e vissero principalmente tra Senerchia e Napoli sino al XV secolo. I Sinerchia, trapiantatisi in seguito in Basilicata si fregiarono del titolo di Conte nel XV secolo, a seguito della congiura dei baroni ordita nel Castello del malconsiglio a Miglionico nel 1481 assunsero il cognome Scardaccione. Fra gli appartenenti alla stirpe dei Sinerchia sono da ricordare: Amelio Barone di Rapone e Castelgrande, partecipò alla Congiura dei Baroni ordita nel Castello del malconsiglio a Miglionico nel 1481. Orlando Sinerchia Scardaccione Conte di Sant’Andrea, si trasferì a Potenza allorquando, insieme al cugino Amelio, fu spossessato dei possedimenti a seguito delle vicende collegate alla Congiura dei Baroni ordita nel Castello del malconsiglio a Miglionico nel 1481.


  Il Castello

  Castello di Senerchia
  • Sena Herclae (Seno di Ercole)

L’origine del castello di Senerchia è molto antica, forse gia, presidio difensivo degli Irpini e che probabilmente i Romani dovettero impegnarsi molto per conquistarlo, da cui il nome in latino arcaico SENA HERCLEA (che vuole dire Seno di Ercole). Presidiato e fortificato, dai Bizantini, nella guerra finale contro i Goti. Infine con i Longobardi furono fatti ulteriori ampliamenti e modificate le fortificazione. Attualmente sono rimasti i ruderi del complesso fortificato, solo il Mastio, con il fronte Ovest, sembra ancora ben conservato, da cui si scruta un vastissimo panorama che si affaccia sull' Alta Valle del Sele.

  Regno delle Due Sicilie e annessione al Regno di Sardegna

Durante il Regno di Napoli e il Regno delle Due Sicilie fu un comune appartenente al Distretto di Campagna, della Provincia di Principato Citra. Con l'unità d'Italia, nel 1860, venne assegnato alla provincia di Avellino.


  Onorificenze

[5]

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro al Merito Civile
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione.»
— Terremoto dell'Irpinia 23 novembre 1980


  Evoluzione demografica

  • Emigrazione - Tre sono state sostanzialmente le grandi ondate di emigrazione da Senerchia: la prima dopo l'unità d'Italia, con punta massima all'inizio del '900 (soprattutto verso le Americhe), la seconda verso gli anni '50 e '60 (in maggioranza verso l'Europa: Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, ma anche nel nord Italia), e la terza dovuta al terribile terremoto del 23 novembre 1980, che ha letteralmente spazzato via interi comuni, tra cui Senerchia. Intere famiglie si sono trasferite altrove muovendosi da Senerchia per sfuggire alle difficili condizioni socio-economiche.


Abitanti censiti

  Monumenti e luoghi di interesse

  Chiese e luoghi di Culto

  Chiesa di San Michele
  • Chiesa di San Michele - San Michele Arcangelo patrone di Senerchia - ricorrenza 8 maggio e 29 settembre.

L’antica chiesa di San Michele, orientata con l'asse in posizione Est, è in stile romanico, così come le tre navate, di cui quella centrale era divisa da pilastri uniti fra di loro da archi a sostegno delle murature e la facciata anteriore a capanna. Il culto di San Michele Arcangelo fu portato a Senerchia probabilmente durante il periodo longobardo essendo tale popolo guerriero molto devoto a tale Santo, infatti, si presume che l'edificazione della chiesa avvenne nel secolo IX. Sull'altare maggiore, danneggiato dal terremoto del 1980, si delineava la nicchia che ospitava la statua del santo protettore, San Michele Arcangelo. Davanti all’edificio sacro si estende un ampio sagrato, già adibito a luogo di sepoltura, quando l'ipogeo della chiesa fu saturo di sepolture. La statua lignea del Santo risalente al 1300 danneggiata non solo dall'evento sismico ma, anche dalla mano dell'uomo attraverso un inconcludente restauro che ha cancellato per sempre i tratti e la volontà che lo scultore del XIII secolo aveva impresso. Sulla Campana di San Michele troviamo una ulteriore testimonianza della famiglia feudataria dei Sinerchia con l’iscrizione di “Riccardus Frateius Dominae Senercla”, inciso sulla campana posta nell'antico campanile della chiesa di San Michele Arcangelo sulla quale si legge: "Dominus Senerclae nell'anno del Signore 1312".

  Monumenti

  • Monumento ai caduti in guerra - ricorrenza 4 novembre
  • Monumento ai morti del terremoto - ricorrenza 23 novembre
  • Monumento ai caduti u.s.a. - (?)


  Aree naturali

  La cascata Acquabianca

.

Le ricchezze paesaggistiche fanno di Senerchia uno dei Comuni più suggestivi dell'Alta Valle del Sele e della Provincia di Avellino. Il territorio di Senerchia offre ai suoi visitatori innumerevoli spunti naturalistici: nella nota Oasi Valle della Caccia del WWF Italia si possono ammirare le bellezze di un eco-sistema ancora incontaminato e le meraviglie della natura.

  • Area delle Teglie
  • Area Rovivo
  • Area della Caccia
  • Aria Rifugio Forestale
  • Grotta Profunnata: si sviluppa sul versante orientale del Monte Polveracchio ed è ubicata nel territorio comunale di Senerchia. L'ingresso è situato nel Vallone Varo Scarella ed ha uno sviluppo planimetrico che supera i 420 m. Conosciuta già nell'Ottocento dalla popolazione locale, rifugio dei briganti. L'esplorazione, tuttora in corso, è iniziata nel 2003.[6]
  • Grotta del Diavolo.[6]
  • Grotta della Madonna di Senerchia.[6]
  • Grotta di Peta.
  • Grotta coll'Acqua.
  • Grotta di San Gennaro.

  Clima

Zona Altimetrica montagna interna.

Accensione Impianti Termici - Il limite massimo consentito è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Al di fuori di tali periodi gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l'esercizio e comunque con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita a pieno regime.

Sicuramente Senerchia ha il clima più rigido e piovoso dell'Alta Valle del Sele, dal punto di vista termico risulta essere uno dei paesi più freddo in inverno e più fresco d'estate. La piovosità è la sua caratteristica predominante viste le abbondanti medie annue, frequenti sono anche i temporali estivi durante le ore più calde della giornata. I giorni di nebbia sono molto frequenti, soprattutto in primavra e nel periodo autunnale. Le precipitazioni nevose si verificano praticamente ogni anno durante l'inverno e numerosi sono i giorni di gelo.


Senerchia Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura media (°C) 5,8 6,3 8,1 12,2 15,9 19,9 22,6 22,9 19,4 14,5 9,7 7,6 13,4
Precipitazioni media (mm) 182 151 164 198 118 89 54 32 96 226 258 210 1778


  Stazioni Meteorologiche

Le stazioni meteorologiche più vicine a Senerchia sono quella di Contursi Terme e quella di Nusco.

  • La stazione meteorologica di Contursi Terme dista da Senerchia circa 10 km e si trova a circa 200 metri s.l.m.

Dati delle temperature in base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +6,9 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +24,5 °C.

  • La stazione meteorologica di Nusco dista da Senerchia circa 19 km e si trova a circa 900 metri s.l.m.

Dati della temperatura in base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +2,2 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +21,4 °C.

  Società

  Cittadini stranieri

Al 31 dicembre 2010 risultano residenti nel territorio di Senerchia 11 cittadini stranieri, pari all'1,26% della popolazione comunale, di 5 etnìe diverse:


dati istat

  Religione

La maggioranza della popolazione[7] è di religione cristiana di rito cattolico; il comune appartiene all'Arcidiocesi di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, ed ha una parrocchia:

  • San Michele Arcangelo

L'altra confessione cristiana presente è quella Protestante[8] con una comunità:

  • Chiesa Pentecostale Chiese Evangeliche nella Valle del Sele.


  Cultura

  Eventi

  • 17 Gennaio - Festa dei Falo' (carcara)
  • Fine Febbraio - Sagra del Maiale
  • Pentecoste - Festa della Madonna delle Teglie
  • Fine Giugno - Fiera Interprovinciale del Sele
  • 15 Agosto - Festa dell'Assunta
  • 16 Ottobre - Festa di San Gerardo


  Economia

  • Nel territorio del comune di Senerchia e ubicata una parte dell'Area Industriale di Calabritto.
  • Il territorio di Senerchia rientra nella zona di produzione del formaggio Caciocavallo Silano DOP.
  • Il territorio di Senerchia e zona di produzione del Fagiolo Occhio Nero (Fasule Musse Tinto).
  • Il territorio di Senerchia e zona di produzione di Peperoni (Papazzo di Senerchia).
  • Il territorio di Senerchia fa parte della Regione Agraria Provinciale N. 6, Alto Sele e Alto Calore Irpino.

  Infrastrutture e trasporti

  Principali arterie stradali

  • Strada Statale 691 Italia.svg Strada statale 691 Contursi-Lioni: Uscita al km 14 Quaglietta-Senerchia.
  • Strada Provinciale 92 Italia.jpg Strada Provinciale 92 Quaglietta-Senerchia.
  • Strada Provinciale 261 Italia.jpg Strada Provinciale 261 (ex Strada Statale 91 della Valle del Sele).
  • Strada Comunale Senerchia-Oliveto Citra.
  • Strada Comunale Senerchia-Calabritto.
  • Strada Comunale Serrarota.
  • Strada Comunale Valvanico.


  Amministrazione

  Altre informazioni amministrative

  • Il territorio fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto.
  • Senerchia fa parte della GioNa, Associazione Nazionale Citta in Gioco.
  • La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'ATO 4 Sele.
  • Il territorio di Senerchia fa parte della Regione Agraria Provinciale N. 6, Alto Sele e Alto Calore Irpino.
  • Senerchia fa parte del Consorzio dei Servizi Sociali "Alta Irpinia" Ambito A2.
  • Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino interregionale del fiume Sele.

  Note

  1. ^ territorio, altezza s.l.m.: max. 1683 m, - min. 161 m.
  2. ^ (30-09-2011)
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, pp. 151. Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011. URL consultato in data 25 aprile 2012.
  4. ^ Delle Famiglie Nobili Napoletane, (vol. II, Firenze 1651 a pag.298)
  5. ^ Info su quirinale.it
  6. ^ a b c http://www.fscampania.it/elenco_grotte.pdf
  7. ^ Diocesi di Sant'Angelo dei Lombardi - Conza - Nusco - Bisaccia
  8. ^ Le Chiese Cristiane Evangeliche nella Valle del Sele, di Romolo RICCIARDIELLO

  Bibliografia

  • Senerchia: Percorsi di natura, storia e tradizioni Comune di Senerchia 2007


  Voci correlate


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