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Farabutto
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Farabutto è un appellativo che sta a significare un individuo di poco conto, spregevole e fannullone, cialtrone, mascalzone, letteralmente "ladro di frodo", persona sleale e senza scrupoli e nel singolare canaglia, mascalzone, filibustiere.
È un’espressione forte; dire a qualcuno "farabutto" equivale a dire, senza falsi giri di parole: truffatore, imbroglione. È una parola mutuata dallo spagnolo Faraute, con lo spostamento dell'accento portato alla dieresi, a sua volta generata dal Francese Hèraut = Eraldo in quanto messaggero o mediatore.
In Italia fa la sua comparsa nel secolo XVIII nel Napoletano e nella locuzione dialettale frabbotto/frabbutto, delineando l'esatto contrario dell'eraldo francese, come mezzano o mediocre e mezzo uomo, un personaggio intrigante ed imbroglione, un uomo di malaffare ed accostandosi in seguito alla traduzione dell'Inglese "Freebooter" o dall'Olandese "Vrij-buiter", ovvero bottino libero, che con il sinonimo Filibustiere descriveva i pirati associati alla filibusta.
Storicamente Farabutti erano considerati, in gergo marinaresco perciò, quei marinai che vivevano alla giornata, senza né tetto, né legge e né dio, e in seguito fu accostato al Banditismo del Risorgimento Italiano.
Tale citazione non è da considerarsi solo linguistica, per l'etimologia dell'appellativo, ma è altresì importante nel contesto storico, per via della Pirateria come Marineria, dalla quale essa dipende.scn:Farabbuttu